Ciao Fabiana! 

Fabiana ci é stata rubata, lasciando in tutti noi un vuoto incolmabile, che possiamo però provare a riempire dei suoi ricordi, di tutti quei ricordi che quanti di voi l'hanno conosciuta vorranno regalare a tutti gli altri, non esitate a parlare di lei, a scrivere di lei...

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Nel ricordo di Fabiana

Molti di noi dell’ITC “L.Palma”, ieri silenziosamente ci siamo incamminati per raggiungere il Palazzetto dello Sport e attendere lì l’arrivo di Fabiana per poterle rivolgere il nostro ultimo saluto. I ragazzi avevano organizzato tutto con grande amore e cura, in momenti come questi di immenso dolore riescono quasi a sorprenderci, tirano fuori il meglio di sè, la loro incredibile sensibilità li mette in moto, mai come oggi ho percepito il loro senso di appartenenza alla comunità, alla scuola, il senso pieno dell’amicizia come valore vissuto con profondità.

Hanno dimostrato con la loro compostezza, con la loro intraprendenza e con l’autenticità dei loro sentimenti, insieme agli studenti di tutti gli altri Istituti scolastici, di essere il cuore pulsante della nostra bella e vivace cittadina.

I nostri ragazzi sono incredibilmente fantastici, ci lamentiamo spesso perché vorremmo che studiassero con maggiore impegno e responsabilità, ma li amiamo sempre e incondizionatamente per la loro genuinità e semplicità, per il loro esserci sempre e insieme al momento giusto. Certo come educatori è dura rendersi conto che non sempre si riesce a comprendere il loro stato d’animo e le loro inquietudini, eppure la nostra disponibilità e capacità di ascolto è grande, anzi è davvero ciò che esigiamo da noi stessi nel nostro agire quotidiano, ma con Fabiana tutto questo non è bastato.

Nei giorni scorsi vari rappresentanti di testate giornalistiche e delle televisioni locali e nazionali hanno sollecitato interviste e richiesto dichiarazioni, il nostro dolore ci ha fatto scegliere la strada del silenzio e del raccoglimento, il nostro unico pensiero è stato quello di dare sostegno ai nostri studenti, aiutarli a gestire il confuso e burrascoso alternarsi di sentimenti contrastanti che inevitabilmente in circostanze come queste affollano gli animi ed è ciò che continueremo a fare da qui in poi, perché di certo ci attendono giorni difficili, aspettiamo il ritorno dei ragazzi della 1^A e di Marika, la sorellina di Fabiana, sappiamo bene che per tutti loro questa scuola non sarà più la stessa.

Il nostro Istituto dialoga spesso con la stampa e i media (il Sole 24ore e il Corriere della Sera vengono letti da anni quotidianamente in classe dai nostri studenti) e il nostro rispetto per il loro lavoro e per il diritto di informazione e di cronaca è altissimo, pur non condividendone sempre lo stile e i contenuti, di certo prima di pubblicare una lettera esasperata e con troppe falsità come quella di Francesca Chaouqui  forse si sarebbe dovuto pensare che non era giusto provocare l’indignazione di una popolazione già sofferente, non fosse altro che per il fatto che l’arrivo di una figlia femmina è sempre e incondizionatamente accolto con immensa gioia e come un dono prezioso di Dio, e che proprio una figlia femmina se ne stava tristemente andando.

E potete immaginare anche l’amarezza di tutti noi quando la lettera ha trovato ampio spazio ad Uno Mattina, eppure Franco Di Mare, ospite del nostro Istituto per  l’annuale “Incontro con l’autore” edizione 2011, ha conosciuto la città di Corigliano e la sua gente da cui è stato accolto con grande entusiasmo, come non difenderci, come non esprimere alcun sentimento di vicinanza a noi, né una parola di conforto? Anzi come ha potuto definire la lettera “straordinaria” senza dubitare neanche di fronte alla replica convinta e appassionata di Arcangelo Badolati? È stato più forte di me, nonostante la stima, l’affetto e il bellissimo ricordo che ho di lui, non ho resistito e gli ho scritto per esprimergli la mia grande delusione e per dirgli che “l’unica verità è che Fabiana era una ragazzina di neanche 16 anni che è stata brutalmente uccisa e che sognava forse di vivere altrove o forse no, forse sperava di realizzare il suo sogno: quello di diventare una brava ballerina, forse semplicemente sognava di crescere, magari senza aver mai pensato di allontanarsi dalla sua città e dai suoi affetti, non lo sapremo mai.”

Nella lettera che ho rivolto ai miei studenti subito dopo il terribile fatto, pubblicata sul sito web della scuola, ho detto loro:

“Fabiana ci é stata rubata, lasciando in tutti noi un vuoto incolmabile, che possiamo però provare a riempire dei suoi ricordi, di tutti quei ricordi che quanti di voi l'hanno conosciuta vorranno regalare a tutti gli altri, non esitate a parlare di lei, a scrivere di lei, pensando a lei diventate dei fiumi in piena, date sfogo al vostro dolore raccontando tutti i bei momenti vissuti insieme e, se ce ne sono stati, anche quelli meno belli, anche i più brutti, raccontate ciò che provate in questo momento, la vostra rabbia, la vostra indignazione.”

Ecco, in futuro, se i ragazzi lo vorranno, potranno esserci momenti di riflessione e di racconto da parte loro che non esiteremo a valorizzare anche pubblicamente, e saremo grati alla stampa e a quanti vorranno aiutarci a far ciò, ma chiediamo in questo momento di comprendere e rispettare la nostra scelta, quella della riservatezza e del silenzio.

Grazie a tutti per la comprensione e in particolare a quanti, tanti, ci hanno voluto attestare la loro vicinanza e il loro affetto, è vero che in questi momenti le parole danno grande conforto.

 

 

Il Dirigente Scolastico

Cinzia D’Amico